Sulla vita e sulla morte
Ad un certo punto dellla nostra vita ci troviamo tutti nella situazione di perdere una persona a noi cara. Questo è ovviamente un momento critico: la quantità e intensità di emozioni che ci attanagliano può rivelarsi travolgente. Situazioni di questo tipo sono così intense da farci arrivare a realizzare concetti importanti: il valore dei rapporti interpersonali, a cosa dare priorità nella nostra vita, come alllocare il nostro tempo.
Su questo tema c'è di certo un quantitativo immenso di letteratura, è dopotutto un argomento che tocca l'unmanità da sempre. Ciò nonostante ho intenzione di scrivere la mia opinione a riguardo, un pensiero che ho maturato durante gli anni e che proprio nei momenti in cui si sono spente persone a cui tenevo si è mostrato più vividamente.
Prima di tutto cominciamo dal momento più triste: il momento della perdita di una persona cara. Perché questo ci causa tristezza? Il fatto che non possiamo più condividere momenti assieme, discutere dei nostri argomenti preferiti con lei, sentire la sua presenza al nostro fianco. E purtroppo non c'è soluzione per questo: la morte è inevitabile ed essere pronti ad affrontare questa situazione di perdita è purtroppo necessario.
Ma in momenti come questo, appunto, possiamo riflettere e farci delle domande: sapendo adesso quali sono le cose che ci mancheranno, per evitare di avere rimpianti nel futuro e per far si che la vita abbia un senso e sia felice, come comportarsi adesso? Queste sono le domande importanti, e a queste cercherò di dare una breve risposta, cominciando ad identificare ciò che ci rende felici o, meglio, cosa ci fa evitare di vivere nella tristezza.
Per noi umani il passare tempo con le persone che sono a noi care è il punto più imporante a farci star bene. Potrebbe sembrare banale, ma in una società che ci spinge ad avere vite incentrate sull'individualismo e con una definizione di "successo" determinato dal denaro, è un concetto che non è affatto scontato. Diverse ricerche sono state fatte a riguardo, ed è dimostrato che chi ha buone relazioni sociali, vive meglio e più a lungo.
Un altro punto importante è il benessere personale: stare in salute ed essere in armonia con corpo e mente è importante perché ci permette di evitare situazioni di dolore sia fisico che mentale. Purtroppo non possiamo essere sempre in grado di controllare questo fattore, la fortuna gioca la sua parte. D'altro canto noi possiamo mettere tutto l'impegno necessario per essere sani nei limiti delle nostre possibilità: spendere qualche minuto al giorno nel fare meditazione e un po' di attività fisica è un'ottima abitudine.
L'ultimo punto che vorrei coprire è la ricerca di un senso in ciò che facciamo. Le diverse religioni danno significati diversi agli avvenimenti della vita e sui significati da associare ad ogni avvenimento, ma non ho intenzione di esplorare adesso tali rivendicazioni ideologiche. Il mio approccio è abbastanza semplice: fare qualcosa che possa impattare la vita altrui in maniera positiva è ciò che più profondamente ci fa sentire bene. A qualunque livello lo si faccia, l'împortante è tenerlo presente.
Quindi cosa fare nel momento della perdita? Il mio consiglio è di non pensare alla perdita in sè ma apprezzare quello che la persona ci ha dato durante la sua vita, per poter mitigare il dolore del momento. Possiamo stare vicino alle persone che soffrono di più, di solito anche solo il fatto stesso di parlarci per qualche minuto o di inviare un messaggio di cordoglio, mostrando la proptia disponibilità ad ascoltare, può essere di grande sollievo per loro. Infine possiamo usare questa situazione per rivalutare le proprie priorità, e avere un più chiaro piano per il nostro futuro.
Pur avendo intenzione di parlare eventualmente anche di questioni filosofiche su questo blog, non mi sarei mai aspettato che proprio il primo fosse di questo tipo. Ma data l'inaspettata scomparsa di mia zia, Zia Gina, che è stata parte della mia vita durante tutta la mia infanzia e adolescenza, e che ha sempre avuto un dolce sorriso da donare agli altri, ho preferito esprimere così i miei pensieri.
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